sabato, novembre 01, 2008

RIFORMA SCUOLA – VERITÀ VOLUTAMENTE MONCA DEL GOVERNO

Questi due articoli “denunciano” con molte foto in cui si vedono chiaramente gli elementi “fascisti” all’opera, armati di cinghia, prima di essere a loro volta “attaccati” dai gruppi della sinistra studentesca dei centri sociali “accorsi” per “cacciarli”.

Durante questi pestaggi, poco prima degli scontri finali, la polizia, stranamente non intervenne per difendere gli studenti e così alcuni di loro chiesero “aiuto” per telefono e poco dopo arrivò il gruppo antagonista per cacciare i fascisti. Leggi la lettera di uno studente del liceo Tasso che il 29/10/08 si trovava a manifestare a piazza Navona con il titolo:
Perché lo Stato non mi ha difeso?

Il rapporto del governo è volutamente “monco” perché manca della parte precedente di cui però non sembra ci siano i filmati, anche se ci sono
foto e numerose testimonianze.

Addirittura in quest’altro filmato si sente chiaramente uno dei poliziotti che chiama per nome uno dei fascisti
Scontri a piazza Navona-Altre immagini. Un fatto questo “inquietante” che rafforza il sospetto di effettive “infiltrazioni” della polizia nel gruppo armato, checché se ne dica!

Insomma è ormai evidente che c’è stata una “regia” degli eventi di una strategia classica della “provocazione” per “spingere” la parte più “radicale” del movimento a “rispondere” agli attacchi dei fascisti per addossargli tutta la “responsabilità” degli scontri ed allo stesso tempo avvalorare l’idea del governo che la protesta degli studenti è violenta, minoritaria e quindi ingiusta!

Per questo è indispensabile che ci sia una inchiesta della magistratura per ristabilire la completa verità su questi fatti anche per salvaguardare la democrazia e quindi la libertà di tutti. Allo stesso tempo è necessario che il movimento degli studenti “bandisca” ogni forma di “violenza” per evitare in futuro queste “provocazioni” il cui solo scopo è quello di far defluire la protesta per sconfiggerla!
Raffaele B.

REPUBBLICA
Scontri di Piazza Navona
la verità monca del governo

31 ottobre 2008
Una serie di immagini dimostrano che prima i giovani di estrema destra
picchiano a sprangate alcuni studenti medi senza che nessuno intervenga
di ANDREA DI NICOLA
ROMA - Uno scontro, anzi un assalto dei centri sociali contro i ragazzi pacifici di Blocco studentesco. La verità costruita dalla polizia e confezionata dal governo è bell'e pronta per andare in onda su Tg e televisioni. Tutto vero: gli universitari sono entrati in piazza Navona ed hanno affrontato i neofascisti di Blocco studentesco. Tutto vero, ma solo una parte della verità. Una parte perché non dice cosa è successo in quella piazza romana prima dello scontro. Non dice insomma, come ricostruito da
un ragazzo che ha scritto a Repubblica e come testimoniato da decine di foto che, prima dell'azione degli universitari, un camioncino pieno di mazzieri aveva aggredito a cinghiate e a sprangate gruppi di quindicenni che fino a quel momento avevano giocosamente, accompagnati dai loro professori, contestato il decreto Gelmini.
.

Dal famigerato pulmino bianco sono scesi studenti, molti evidentemente fuoricorso, che a botte e calci si sono posizionati nel cuore dell'assembramento di ragazzini delle medie superiori spargendo violenza e terrore allo scopo di connotare a destra la protesta studentesca. Solo a questo punto intervengono gli universitari chiamati dai più giovani per cercare una difesa che la polizia non ha saputo offrire. Dal corteo della Sapienza arriva un gruppone, a mani nude tanto che per attaccare usano i tavolini e le sedie dei bar che trovano in piazza e inizia il confronto con i neofascisti.

Per motivi oscuri le forze dell'ordine si accorgono solo di questa seconda fase della prima, dell'attacco ai liceali da parte di Blocco studentesco non si accorgono. I funzionari di polizia, che pure non erano distanti da dove avveniva il macello dei diritti, dicono di non essersene accorti e non ne fanno cenno nelle loro ricostruzioni. Tanto meno ne fa cenno in Parlamento il sottosegretario Nitto Palma vendendo al Parlamento e al Paese una verità monca che però le tecnologie smontano nel giro di poche ore. Le foto parlano chiaro e, a meno che questo non sia un Paese di maestri di Photoshop, ci dicono che quella del governo e della questura è una verità monca. Quasi una menzogna.

LA7
Scuola:le cinghiate del Blocco prima della rissa, foto su Flickr
Roma, 31 ott
. (Apcom) - Una quindicina di giovani di destra in Piazza Navona mercoledì scorso, prima che il decreto Gelmini diventasse legge e prima della rissa con i ragazzi di sinistra: tra di loro si riconoscono alcuni elementi del Blocco studentesco, in seguito fermati dalla polizia per gli scontri. Occhi torvi, denti che digrignano, in mano delle cinte di cuoio. Alla fine della sequenza per terra c'è un ragazzo, in stato di semi-incoscienza, soccorso da altri. Dopo le polemiche seguite all'intervento di Nitto Palma di questa mattina alla Camera, dove il sottosegretario all'Interno ha spiegato che gli scontri più duri avvenuti due giorni fa a Roma sono stati avviati dai collettivi universitari e della sinistra antagonista, una serie di fotografie pubblicate on-line sul
sito di condivisione Flickr riaccende la disputa su come siano andate davvero le cose.

Le fotografie - postate da drugo008, certo non vicino alla destra visto il suo blog pieno di bandiere rosse - vorrebbero testimoniare che i primi ad aggredire sarebbero stati i ragazzi del Blocco: "I 'Bloccati' - scrive - non sono 'in linea' (o in posa?) con le spranghe in mano (hanno solo le cinghie, prego notare il ragazzo in primo piano con il cappuccio nero), non sono sul lato della piazza in cui sono stati fotografati da tutte le agenzie di stampa", si legge nelle didascalie, "al centro, sotto i piedi e le cinghie dei 'Bloccati' c'è un ragazzo: 20 contro 1".

Quella mattina diversi studenti avevano effettivamente denunciato di aver visto studenti di destra picchiare altri giovani in piazza. Gli eventi precedono la rissa che si è poi scatenata: in una foto si intravede in fondo alla piazza l'arredo esterno del bar, ancora intatto, che poi sarà distrutto dalla furia dei giovani.
Fonte: Apcom

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