PUNTUALE COME SI ERA PAVENTATO DOPO IL FALLIMENTO DEL REFERENDUM SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA CIRCA LA POSSIBILITÀ CHE TALE RISULTATO AVESSE INCORAGGIATO I “NEMICI DELLA LEGGE 194 SULL’ABORTO”, ECCO LA PROPOSTA DI STORACE CHE VORREBBE METTERE QUEST’ULTIMI NEI CONSULTORI PROPRIO LADDOVE SI PRATICA LA LEGGE CHE CONSENTE ALLE DONNE CHE HANNO DECISO DI ABORTIRE, DI FARLO NEL RISPETTO DELLA LEGGE STESSA E SOPRATTUTTO SALVAGUARDANDO LA LORO SALUTE FISICA E PSICHICA.
STORACE, MENTRE AMMETTE DI ESSERE CONTRARIO ALLA LEGGE, GIUSTIFICA COME PLURALISMO LA PROPOSTA DI INSERIRE I “VOLONTARI DELLA VITA” IN QUELLE STRUTTURE.
ORA, A PARTE IL FATTO CHE PER OPERARE NEI CONSULTORI BISOGNA AVERE TITOLI IN ALMENO UNA COMPETENZA SPECIFICA POICHÉ NON SI PUÒ CERTO OPERARE SOLO COME IMPROBABILI “CONSULENTI” SENZA UNA COMPETENZA UTILE E PER GIUNTA DI PERSONE CONTRARIE AL DIRITTO DELLE DONNE DI DECIDERE SUI LORO CASI. D’ALTRO CANTO MEDICI OBIETTORI CONTRARI ALL’ABORTO NON OPERANO NEI CONSULTORI PER RAGIONI DI COMPATIBILITÀ CON LE SUE FINALITÀ.
QUINDI NON SI TRATTA DI PLURALISMO! SI TRATTA DI UN VERO “CAVALLO DI TROIA” DA FARE ENTRARE NELLA CITTÀ CON L’INGANNO AL SOLO FINE DI DISTRUGGERLA.
Raffaele
DA RaiINews24
Aborto. Storace: ok a volontari in corsia ma con pluralismo
Roma, 19 novembre 2005
"Non sono mai stato favorevole alla legge sull'interruzione della gravidanza. Ma questo è il mio pensiero personale. Come ministro della Repubblica è mio dovere farlo applicare. Il problema è che fino ad ora è stata attuata solo in parte. La presenza dei volontari del Movimento per la vita nei consultori è solo un esempio perché l'articolo 2 della legge parla chiaramente di convenzioni con le associazioni all'interno delle strutture. Quindi io parlo di una presenza 'plurale'. In questo caso c'è tanta teoria della pratica e scarsa pratica della teoria". In un'intervista al quotidiano La Repubblica il ministro per la Salute, Francesco Storace, interviene così nel dibattito sull'aborto dopo le parole del cardinale Ruini e del professore Umberto Veronesi.
Il governo, assicura Storace, non vuole modificare la legge: "E' un'invenzione della sinistra. Deve solo essere applicata nella sua globalità, non serve solo a interrompere una gravidanza ma deve mettere in condizione la donna di conoscere e decidere sulle alternative all'aborto. Fino ad ora il capitolo prevenzione è stato in gran parte ignorato"…CONTINUA
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