sabato, aprile 29, 2006

L’ASSURDA BATTAGLIA DEL CAVALIERE

DOPO LE ELEZIONI DEI PRESIDENTI DELLA CAMERA E DEL SENATO, BERLUSCONI NON SOLO RESISTE ALLE REGOLE DELLE ISTITUZIONI, MA PONE PERFINO “CONDIZIONI” ALL’UNIONE. QUESTI DOVREBBERO “ACCETTARELA ROSA DEI NOMI DELLA CDL, TRA CUI GIANNI LETTA, DA CANDIDARE A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ALTRIMENTI “MINACCIA” DI FARE UNA OPPOSIZIONE DURA E TOTALE NON SOLO NELLE AULE.  
OVVIAMENTE L’UNIONE RESPINGE IL TENTATIVO DEL CAVALIERE DI ESTORCERE IL DIALOGO CON LE MINACCE.
RISULTA PERÒ EVIDENTE PER TUTTI CHE SIAMO DI FRONTE AD UNA GRAVITÀ INAUDITA PER IL NOSTRO PAESE.
NON SI ERA MAI VISTO NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA, ANCHE IN MOMENTI MOLTO DIFFICILI, UNA SIMILE CADUTA DI STILE E RISPETTO DELLE ISTITUZIONI DA PARTE DI UN CAPO DI GOVERNO SEPPURE DIMISSIONARIO.
CHIUNQUE PUÒ CONSTATARE CHE UN TALE COMPORTAMENTO È TOTALMENTE FUORI DALLE “REGOLE DEMOCRATICHEE DALLA RAGIONEVOLEZZA.
SE IL CAVALIERE PERSISTE NEL GIOCARE LA SUA PARTITA POLITICA FUORI ANZICHÉ DENTRO LE ISTITUZIONI, IL PAESE RISCHIA L’IMBARBARIMENTO IN UNO SCONTRO FRONTALE SENZA SBOCCHI CON CONSEGUENTE FUORIUSCITA DAL NOVERO DEI PAESI PIU SVILUPPATI DEL MONDO.
LA NOSTRA SPERANZA È CHE IL CAVALIERE RECEDA FINCHÈ È IN TEMPO, ALTRIMENTI CHE SIA LASCIATO SOLO DAI SUOI STESSI SOSTENITORI IN QUESTA SUA ASSURDA BATTAGLIA CONTRO L’ALTRA METÀ DEL PAESE.
Raffaele B.


LASTAMPA
Berlusconi, monito all'Unione sul Quirinale
29/4/2006
Il premier annuncia che martedì presenterà le sue dimissioni e ammonisce il centrosinistra: «Amato è un nome che fa l'Unione, nella rosa della Cdl c'è Gianni Letta»

ROMA. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi preannuncia per martedì le sue dimissioni ma lancia un avvertimento al centro-sinistra sulla necessità di raggiungere un accordo per il nome da eleggere al Quirinale minacciando, in caso contrario, «un'opposizione durissima, non solo in Aula»...CONTINUA



UNITA
Berlusconi, dimissioni martedì. E sul Quirinale: «Opposizione dura»
di red.
29.04.2006
Silvio Berlusconi non si arrende. Rimarrà presidente di un Consiglio che non c’è più, di un Parlamento che è già stato sostituito. Ma lui vuole rimanere attaccato alla sua poltrona il più a lungo possibile. E per farlo si inventa le scuse più bislacche. Ecco l’ultima: «Ho responsabilità troppo grandi - dice - ho avuto il 50,2% degli elettori»...CONTINUA
..entro le 13 del 2 maggio i deputati e i senatori della nuova legislatura «dovranno comunicare» a quale gruppo parlamentare vogliono iscriversi. Fino all’ultimo minuto, quindi, Berlusconi vuole rimanere premier.
La Cdl presenterà una rosa di nomi per il Quirinale, tra cui anche Gianni Letta: «Se fosse respinta anche questa offerta faremo un'opposizione dura dentro e fuori le aule parlamentari»...CONTINUA
Ma l'Unione gli risponde a tono. «Sia ben chiaro che il dialogo non lo si estorce con le minacce, soprattutto quando si prefigurano scenari oscuri», si legge in una nota il Coordinamento dell'Ulivo, definendo «gravissime» le parole di Berlusconi.
«È tempo - si legge nel comunicato - che il presidente di Fi accetti le regole della democrazia e la finisca di esasperare gli animi con rilanci continui.
È irresponsabile cercare di dividere il paese alimentando un pericoloso clima di tensione. È necessario quindi che Berlusconi chiarisca immediatamente cosa intende dire quando parla di "opposizione dura e totale, non solo nelle aule"».

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