NON PAGO DI AVERE DICHIARATO A PORTA A PORTA E NEI COMIZI CHE DI PIETRO È UN FALSO LAUREATO E CHE NON È STATO MAI DA LUI PROPOSTO MINISTRO NEL SUO PRIMO GOVERNO, HA DATO MANDATO AL SUO AVVOCATO GHEDINI DI AGIRE IN SEDE LEGALE PER LE DICHIARAZIONI "DIFFAMATORIE" FATTE IN "RISPOSTA" DA DI PIETRO.
CURIOSO! SE SI "RISPONDE" ALLE SUE "DIFFAMAZIONI" SI VIENE “DENUNCIATO” PER DIFFAMAZIONE! MA IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE HA GIÀ "DENUNCIATO" IL CAVALIERE PER QUELLE PROVOCAZIONI ED ORA SI ATTENDE DI ANDARE IN TRIBUNALE. IL MINISTRO HA TUTTE LE PROVE, DICHIARA, PER INCHIODARE BERLUSCONI ALLE SUE RESPONSABILITÀ, SIA PER LA FALSA LAUREA CHE PER LA MANCATA OFFERTA DEL MINISTERO. DOBBIAMO PERÒ ASPETTARE I TEMPI DELLA GIUSTIZIA E QUINDI SE NE RIPARLERÀ A DOPO LE ELEZIONI (SIC.)
NON SI PUÒ CERTO DIRE CHE IL MODO DI CONDURRE LA CAMPAGNA ELETTORALE DA PARTE DEL CAVALIERE SIA PACATA E RISPETTOSA DEGLI AVVERSARI. EGLI "PROCEDE" CON L'INSULTO CONTINUO VERSO NON SOLO I SUOI AVVERSARI POLITICI MA ANCHE VERSO GLI ELETTORI “REI” DI VOTARE PER LA PARTE AVVERSA, PERFINO PER TOTTI PERCHÈ VOTA RUTELLI AL COMUNE DI ROMA. PROCEDE CON LE DICHIARAZIONI “DIFFAMATORIE” TACCIANDO DI ESSERE FALSI E BUGIARDI SIA VELTRONI CHE DI PIETRO. NEMMENO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E I GIUDICI SONO STATI RISPARMIATI.
VERREBBE DA CHIEDERSI PERCHÈ LO FA, VISTO CHE NON POTRÀ PRODURRE NESSUN TIPO DI RICHIAMO PER I VOTI "MODERATI DEL CENTRO" DI CUI AVREBBE ASSOLUTAMENTE “BISOGNO” PER VINCERE! ATTIRA SOLO IL VOTO PIÙ ESTREMISTA DELLA DESTRA FASCISTA!
IL CAVALIERE HA DECISAMENTE PERSO IL CONTROLLO DEI SUOI NERVI E PARLA SENZA FRENI. PER UN POLITICO CANDIDATO AL GOVERNO È GRAVE E VA TUTTO A SUO "SVANTAGGIO". MA SE LUI È CONTENTO, ANCHE NOI LO SIAMO!
LE PIAZZE DOVE VA LA DESTRA DI BERLUSCONI NON SONO MAI PIENE A DIFFERENZA DI QUELLE DOVE VA VELTRONI, PERSINO A NAPOLI E A MILANO.
QUESTO, LA TV E LA RADIO NON LO DICE. PER ESEMPIO ALL'ULTIMO COMIZIO DI BERLUSCONI AL COLOSSEO, ESSI STESSI DICHIARANO UNA PARTECIPAZIONE DALLE 30-40.000 PERSONE (ANCHE SE LA CAPACITÀ DELLA PIAZZA È VALUTATA TRA 6000-7000 E NON ERA PIENA), IN QUELLI DI VELTRONI INVECE SUI 100.000 SIA A NAPOLI CHE A MILANO ED IN ALTRE CITTÀ CAPOLUOGO E IN TUTTE LE ALTRE HA FATTO SEMPRE IL PIENO, ANCHE SOTTO LA PIOGGIA A MILANO ED IN UN COMIZIO A MEZZANOTTE IN UN'ALTRA CITTÀ.
QUESTO VORRÀ PURE DIRE QUALCOSA, NO?
Raffaele B.
REUTERS
Voto, Berlusconi querela per diffamazione Di Pietro
venerdì, 11 aprile 2008 12.54
MILANO (Reuters) - Il candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi ha dato mandato ai suoi avvocati di agire in sede legale contro il ministro uscente delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, per varie dichiarazioni ritenute diffamatorie.
Lo riferisce il senatore Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e per tutta risposta Di Pietro ha annunciato di "avere già citato in giudizio Berlusconi per le mascalzonate che ha detto su di me e continua a ripetere".
In una nota, Ghedini spiega che "il ministro Di Pietro, che Veltroni si è scelto come alleato privilegiato, nel corso dell'intera campagna elettorale, ha insistentemente continuato ad aggredire verbalmente il presidente Berlusconi, offendendolo ed ingiuriandolo o minacciando ritorsioni legislative su Mediaset, creando altresì grave nocumento alla credibilità internazionale del nostro mercato azionario".
"Ancora oggi sulla stampa si possono rinvenire le ennesime esternazioni del ministro Di Pietro, che sono ad ogni evidenza diffamatorie. Berlusconi mi ha conferito esplicito mandato di esperire ogni opportuna azione giudiziaria in tal senso", conclude Ghedini.
In risposta al legale, Di Pietro -- annunciando a sua volta la querela -- in un comunicato si augura che Berlusconi non voglia "avvalersi dell'immunità parlamentare, come io non me ne avvarrò"
"Questo perché solo un mascalzone può insultare il sacrificio che ho fatto per laurearmi mentre lavoravo", ha detto l'ex-magistrato, in riferimento alle parole di Berlusconi che ieri ha detto di non aver mai offerto un ministero a Di Pietro, che non avrebbe una laurea valida. "E solo un mascalzone può mentire fino al punto di dire che non mi ha mai proposto l'incarico di ministro nel suo governo quando ci sono testimoni, fotografie e registrazioni che attestano il contrario".
Di Pietro, che con il suo partito Italia dei valori è alleato del Partito democratico che candida premier Walter Veltroni, durante la campagna elettorale ha proposto di togliere due reti a Mediaset, mentre oggi in una intervista alla Stampa l'ex-pm di Mani Pulite ha detto di temere una "dittature dolce" in caso di vittoria del Pdl, con "il controllo dell'informazione, un conflitto di interessi destabilizzante, l'utilizzo strumentale delle leggi".
CURIOSO! SE SI "RISPONDE" ALLE SUE "DIFFAMAZIONI" SI VIENE “DENUNCIATO” PER DIFFAMAZIONE! MA IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE HA GIÀ "DENUNCIATO" IL CAVALIERE PER QUELLE PROVOCAZIONI ED ORA SI ATTENDE DI ANDARE IN TRIBUNALE. IL MINISTRO HA TUTTE LE PROVE, DICHIARA, PER INCHIODARE BERLUSCONI ALLE SUE RESPONSABILITÀ, SIA PER LA FALSA LAUREA CHE PER LA MANCATA OFFERTA DEL MINISTERO. DOBBIAMO PERÒ ASPETTARE I TEMPI DELLA GIUSTIZIA E QUINDI SE NE RIPARLERÀ A DOPO LE ELEZIONI (SIC.)
NON SI PUÒ CERTO DIRE CHE IL MODO DI CONDURRE LA CAMPAGNA ELETTORALE DA PARTE DEL CAVALIERE SIA PACATA E RISPETTOSA DEGLI AVVERSARI. EGLI "PROCEDE" CON L'INSULTO CONTINUO VERSO NON SOLO I SUOI AVVERSARI POLITICI MA ANCHE VERSO GLI ELETTORI “REI” DI VOTARE PER LA PARTE AVVERSA, PERFINO PER TOTTI PERCHÈ VOTA RUTELLI AL COMUNE DI ROMA. PROCEDE CON LE DICHIARAZIONI “DIFFAMATORIE” TACCIANDO DI ESSERE FALSI E BUGIARDI SIA VELTRONI CHE DI PIETRO. NEMMENO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E I GIUDICI SONO STATI RISPARMIATI.
VERREBBE DA CHIEDERSI PERCHÈ LO FA, VISTO CHE NON POTRÀ PRODURRE NESSUN TIPO DI RICHIAMO PER I VOTI "MODERATI DEL CENTRO" DI CUI AVREBBE ASSOLUTAMENTE “BISOGNO” PER VINCERE! ATTIRA SOLO IL VOTO PIÙ ESTREMISTA DELLA DESTRA FASCISTA!
IL CAVALIERE HA DECISAMENTE PERSO IL CONTROLLO DEI SUOI NERVI E PARLA SENZA FRENI. PER UN POLITICO CANDIDATO AL GOVERNO È GRAVE E VA TUTTO A SUO "SVANTAGGIO". MA SE LUI È CONTENTO, ANCHE NOI LO SIAMO!
LE PIAZZE DOVE VA LA DESTRA DI BERLUSCONI NON SONO MAI PIENE A DIFFERENZA DI QUELLE DOVE VA VELTRONI, PERSINO A NAPOLI E A MILANO.
QUESTO, LA TV E LA RADIO NON LO DICE. PER ESEMPIO ALL'ULTIMO COMIZIO DI BERLUSCONI AL COLOSSEO, ESSI STESSI DICHIARANO UNA PARTECIPAZIONE DALLE 30-40.000 PERSONE (ANCHE SE LA CAPACITÀ DELLA PIAZZA È VALUTATA TRA 6000-7000 E NON ERA PIENA), IN QUELLI DI VELTRONI INVECE SUI 100.000 SIA A NAPOLI CHE A MILANO ED IN ALTRE CITTÀ CAPOLUOGO E IN TUTTE LE ALTRE HA FATTO SEMPRE IL PIENO, ANCHE SOTTO LA PIOGGIA A MILANO ED IN UN COMIZIO A MEZZANOTTE IN UN'ALTRA CITTÀ.
QUESTO VORRÀ PURE DIRE QUALCOSA, NO?
Raffaele B.
REUTERS
Voto, Berlusconi querela per diffamazione Di Pietro
venerdì, 11 aprile 2008 12.54
MILANO (Reuters) - Il candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi ha dato mandato ai suoi avvocati di agire in sede legale contro il ministro uscente delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, per varie dichiarazioni ritenute diffamatorie.
Lo riferisce il senatore Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e per tutta risposta Di Pietro ha annunciato di "avere già citato in giudizio Berlusconi per le mascalzonate che ha detto su di me e continua a ripetere".
In una nota, Ghedini spiega che "il ministro Di Pietro, che Veltroni si è scelto come alleato privilegiato, nel corso dell'intera campagna elettorale, ha insistentemente continuato ad aggredire verbalmente il presidente Berlusconi, offendendolo ed ingiuriandolo o minacciando ritorsioni legislative su Mediaset, creando altresì grave nocumento alla credibilità internazionale del nostro mercato azionario".
"Ancora oggi sulla stampa si possono rinvenire le ennesime esternazioni del ministro Di Pietro, che sono ad ogni evidenza diffamatorie. Berlusconi mi ha conferito esplicito mandato di esperire ogni opportuna azione giudiziaria in tal senso", conclude Ghedini.
In risposta al legale, Di Pietro -- annunciando a sua volta la querela -- in un comunicato si augura che Berlusconi non voglia "avvalersi dell'immunità parlamentare, come io non me ne avvarrò"
"Questo perché solo un mascalzone può insultare il sacrificio che ho fatto per laurearmi mentre lavoravo", ha detto l'ex-magistrato, in riferimento alle parole di Berlusconi che ieri ha detto di non aver mai offerto un ministero a Di Pietro, che non avrebbe una laurea valida. "E solo un mascalzone può mentire fino al punto di dire che non mi ha mai proposto l'incarico di ministro nel suo governo quando ci sono testimoni, fotografie e registrazioni che attestano il contrario".
Di Pietro, che con il suo partito Italia dei valori è alleato del Partito democratico che candida premier Walter Veltroni, durante la campagna elettorale ha proposto di togliere due reti a Mediaset, mentre oggi in una intervista alla Stampa l'ex-pm di Mani Pulite ha detto di temere una "dittature dolce" in caso di vittoria del Pdl, con "il controllo dell'informazione, un conflitto di interessi destabilizzante, l'utilizzo strumentale delle leggi".
Nessun commento:
Posta un commento