domenica, aprile 06, 2008

IL CAVALIERE ORA VUOLE ‘RIFARE’ LE SCHEDE

È PIUTTOSTO STRANO CHE BERLUSCONI VOGLIA ADESSO LA RISTAMPA DELLE SCHEDE ELETTORALI PER INCLUDERVI IL SIMBOLO DELLA DC DEL SUO ALLEATO “PIZZA”.

COSA SUCCEDEREBBE NEL CASO NON SI FACESSE? CHE IL CAVALIERE PORREBBE DI “INVALIDARE” LE ELEZIONI? IN FONDO GIÀ PARLA DI POSSIBILI BROGLI E SU COME CERCARE DI PORVI RIMEDIO! VEDI SUL SITO
PDL SU SCRUTINIO.

SE FOSSE COSÌ ALLORA SI DESUME CHE IL CAVALIERE HA LA CERTEZZA DI PERDERE LE ELEZIONI, PERCHÉ IN CASO CONTRARIO NON AVREBBE ALCUN INTERESSE A SOLLEVARE IL PROBLEMA, NON CREDETE?

VI SONO ALMENO QUATTRO RAGIONI CHE NE ESCLUDONO LA RISTAMPA:
1. IL FORMATO DELLE SCHEDE È STATO STABILITO DA UN DECRETO DEL MARZO 2006 FIRMATO DA BERLUSCONI STESSO.
2. ANCHE SE IL CAVALIERE VOLESSE ORA “CAMBIARLA” SAREBBE “TARDIVA” E QUINDI “IMPOSSIBILE” PERCHÉ DALL’ESTERO HANNO GIÀ VOTATO CON LA SCHEDA CONTESTATA I NOSTRI MILITARI.
3. LA CORTE DI CASSAZIONE DEVE ANCORA PRONUNCIARSI PER UNA DEFINITIVA SENTENZA L’8 DI APRILE, CIOÈ DOPODOMANI.
4. INFINE LA RISTAMPA DI 40 MILIONI DI SCHEDE PRESENTA UN PROBLEMA DI COSTI NON INDIFFERENTE SPECIALMENTE PER CHI “PRETENDE” DI RIDURRE I COSTI DELLA “POLITICA”.

A MENO CHE BERLUSCONI NON VOGLIA “GARANTIRSI” UNA POSSIBILITÀ DI INVALIDARE LE ELEZIONI IN CASO DI SCONFITTA NON SI CAPISCE PERCHÉ NON POSSA “SOPRASSEDERE” AD UN PROBLEMA SOLO TECNICO PRODOTTO DAL SUO STESSO DECRETO!
Raffaele B.

DA REPUBBLICASCHEDE A CONFRONTO
Questa era la scheda elettorale del 2006
La contestata scheda elettorale per le prossime consultazioni

LIBERTÀONLINE
Pdl: schede confuse
Amato: è tutto regolare
«Macchina conforme a legge vigente»
6 aprile 2008
ROMA - Le schede elettorali, così come sono state fatte, non vanno bene. Possono alimentare confusione e causare errori. Silvio Berlusconi ieri mattina lancia un clamoroso appello direttamente al capo dello Stato Giorgio Napolitano: «Intervenga per garantire la regolarità del voto». Nel pomeriggio Napolitano fa sapere che il Quirinale non ha alcun potere sulle procedure elettorali, ma invita anche il ministro competente, quello dell'Interno, a dare tutte le informazioni necessarie alle forze politiche e agli italiani.
Ieri sera, in una conferenza stampa al Viminale, Giuliano Amato svela però la nuova gaffe del Cavaliere. Le schede elettorali, spiega infatti, sono state stampate come previsto dal decreto dell'8 marzo 2006 «che reca la firma dell'allora presidente Berlusconi e del mio predecessore al ministero dell'Interno».
Sul fronte del Pd Walter Veltroni promette l'assicurazione gratuita alle casalinghe e crede nella rimonta.

UNIONESARDA
Schede elettorali, Berlusconi vuole rivederle
Domenica 6 Aprile 2008
Il Cavaliere: "Questa questione non l'ho sollevata io. Non è una mia iniziativa. Sono stati loro, quelli del Pd. Due giorni fa è stato Dario Franceschini a chiamare Gianni Letta per avvisarlo del problema"

Berlusconi non demorde e ritorna sulla questione della schede elettorali lanciata ieri. "Sarebbe più saggio procedere alla ristampa delle schede", ribadisce il Cavaliere nel corso di “No stop news” su Rtl 102.5. Secondo Berlusconi il tempo non manca, "basta avere la volontà". Ma il Cavaliere oggi precisa che non è stato lui o il Pdl a sollevare il problema: "Questa questione delle schede elettorali non l'ho sollevata io. Non è una mia iniziativa. Sono stati loro, quelli del Pd. Due giorni fa è stato Dario Franceschini a chiamare Gianni Letta per avvisarlo del problema", ha detto.
A una settimana dal voto scoppia quindi la polemica sulle leggibilità della schede elettorali, con il leader del Pdl che ieri aveva chiesto l’intervento del Capo dello Stato affinché si intervenisse prima del 13 e 14 aprile.
Ieri aveva parlato il ministro dell’Interno Giuliano Amato, su invito del presidente Napolitano, per chiarire che simili questioni non spettano al Capo dello Stato. In ogni caso per Amato sarebbe troppo tardi apportare una modifica alle schede elettorali perché i militari all’estero avrebbero già votato con le schede già esistenti. Ma Berlusconi aveva replicato di essersi dovuto appellare a Napolitano proprio perché non ascoltato da Amato e aveva anche sottolineato come ancora si possa, a suo avviso, intervenire con un decreto legge d’urgenza.
Amato aveva anche precisato di aver rispettato la legge nel redigere le schede, e in particolare la legge varata dal governo di centro destra.
Ma a vedere le schede elettorali poco leggibili e a chiedere la ristampa non è solo il candidato premier del Pdl, è anche Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori: “La scheda - dice - non evidenzia bene le coalizioni dai partiti che si presentano da soli”.
A sostenere che si dovrà votare con queste schede, anche se non sono il massimo della chiarezza, è ufficiosamente anche l'entourage del candidato premier del Pd Walter Veltroni. Il Pd non è d'accordo con la ristampa: è vero, spiegano in ambienti del partito, che le schede non siano il massimo della chiarezza, ma se sono state fatte così male la colpa è di Berlusconi che le cambiò due anni fa quando fece la nuova legge elettorale. Ora, a una settimana dal voto, sostengono, il “ripensamento” grafico è davvero impensabile. E poi, affermano con forza Rosi Bindi e Antonello Soro, non è più accettabile che il leader del Pdl evochi sempre lo spettro dei brogli. "È fastidioso" attacca Soro. "Così scredita le istituzioni" gli fa eco la Bindi.

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