venerdì, febbraio 10, 2006

GOVERNO E SPOT INGANNEVOLE

L’AUTORITY  DOVRÀ ORA GIUDICARE ANCHE QUESTO SPOT MINISTERIALE  DI APPARENTE NEUTRALITÀ MA CHE N REALTÀ SI TRATTA DI MERA PUBBLICITÀ “INGANNEVOLE” CHE TUTTI NOI VEDIAMO IN TV, SITI INTERNET E SUI POSTERS SPARSI DAPPERTUTTO E CHE IL GOVERNO “PROMUOVE” A SPESE DELLO STATO. LO SPOT FA CREDERE CHE SIANO REALIZZATE OPERE CHE IN REALTÀ NON LO SONO.  ATTENDIAMO PAZIENTI IL GIUDIZIO DELL’AUTORITY E SPERIAMO CHE ARRIVI IN TEMPO PER PERMETTERE AGLI ELETTORI DI GIUDICARE QUESTO GOVERNO.
Raffaele


ELEZIONI/ DS-DL: SEGNALAZIONE A AGCOM SU SPOT GRANDI OPERE
"Sono una raffinata pubblicità ingannevole"
10-02-2006 15:49

Roma, 10 feb. (Apcom) - "Abbiamo presentato una segnalazione all'Autorità garante per le Comunicazioni in merito allo spot del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla realizzazione delle grandi opere che nelle ultime settimane sta letteralmente occupando le reti pubbliche e private". Lo rendono noto, in una nota congiunta, i deputati della Margherita Roberto Zaccaria, Ermete Realacci e Tino Iannuzzi e il deputato dei Ds Giuseppe Giulietti.

"C'è una sorta di parallelismo - scrivono - tra le torrenziali presenze del Premier in programmi più o meno compiacenti e questi messaggi apparentemente neutrali che, con il pretesto della comunicazione istituzionale e con tanto di numero verde e sito internet, svolgono invece una sorta di raffinata pubblicità ingannevole, cercando di far credere sia vero e realizzato quello che invece ancora non c'è. Un esempio per tutti: la Salerno Reggio Calabria che nel Dpef del 2002 era considerata prossima alla realizzazione, oggi è tornata in alto mare, al punto che è difficile intravederne la realizzazione prima del 2010".

"Le indagini del Sole 24 ore e dello stesso Ufficio Studi della Camera dei deputati - sottolineano i parlamentari dell'opposizione - hanno dimostrato che le cose sono ben diverse da come sono state reclamizzate. La legge non consente un uso di questo tipo della pubblicità istituzionale. Sono stati trasmessi migliaia di spot su tutte le reti televisive pubbliche e private finanziati con i soldi dei cittadini. Le campagne elettorali di questo tipo devono essere fatte sui manifesti e con i soldi dei partiti.

Già nel 1994 il Presidente Berlusconi ci aveva provato con gli spot che recavano la famosa scritta: 'Fatto'. Furono tolti di mezzo. Ci auguriamo che anche in questa turbolenta pre-campagna elettorale siano osservate regole di correttezza. Ne hanno diritto, soprattutto, i cittadini".
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