mercoledì, febbraio 22, 2006

LA BENZINA SUL FUOCO DELL’ISLAM

LA STILETTATA DI FINI A CALDEROLI SUO ALLEATO DI GOVERNO NON SI È FATTA ATTENDERE. DOPO RIPETUTI TENTATIVI DI FAR CREDERE CHE L'ATTO DI MOSTRARE LA MAGLIETTA NON FOSSE LA VERA CAUSA DELL'ATTACCO A BENGASI AL NOSTRO CONSOLATO MA CHE FOSSE INVECE STATA UNA CINICA STRUMENTALIZZAZIONE DEGLI AVVERSARI POLITICI NOSTRANI A SUO DANNO.

ECCO CHE PROPRIO FINI, QUALE MINISTRO DEGLI ESTERI INSIEME A PISANU MINISTRO DEGLI INTERNI DEL MEDESIMO GOVERNO, CONFERMANO, COME SE CE NE FOSSE STATO BISOGNO, LA DIRETTA CONSEGUENZA DI QUEL GESTO A CONDURRE I FONDAMENTALISTI VERSO OBBIETTIVI ITALIANI.

ANCORA UNA VOLTA L'EX-MINISTRO È SERVITO, MA CON LUI TUTTA LA LEGA PORTATRICE DI VALORI XENOFOBI, RAZZISTI. PRIMA CONTRO I "TERRONI" POI CONTRO "ROMA LADRONA" ED ORA “ANTI-ISLAM” E SI SCOPRONO PROFONDAMENTE "CRISTIANI". TANTO CHE VORREBBERO RIAFFERMARE CON FORZA QUESTA "IDENTITA" AL SOLO SCOPO DI CONTRAPPORLA ALL'ISLAM INTERO.
COSTORO STANNO CERCANDO CON QUESTA FORMULA DI CONVINCERE I CATTOLICI MODERATI A CREARE ARTIFICIOSE E PERICOLOSE CONTRAPPOSIZIONI TRA LE DUE RELIGIONI CHE PORTANO DRITTO ALLO SCONTRO DI CIVILTÀ.

STIAMO ATTENTI A NON BUTTARE LA BENZINA SUL FUOCO E QUINDI A NON CADERE IN QUESTA PROVOCAZIONE PERCHÈ SAREBBE PROPRIO QUELLO CHE VOGLIONO INFINE I FONDAMENTALISTI ISLAMICI E AL-QAEDA: CONQUISTARE TUTTO IL CONSENSO NEL MONDO ARABO.
Raffaele


CORRIERE DELLA SERA
Senza Calderoli Italia esclusa da tensioni
22 febbraio 2006

ROMA - I disordini in Libia «difficilmente avrebbero preso di mira obiettivi italiani» senza i comportamenti del ministro per le Riforme costituzionali Roberto Calderoli. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Gianfranco Fini alle commissioni Esteri e Affari costituzionali del Senato. Il vice premier ritiene che le dimissioni di Calderoli erano «un atto dovuto» e gli va riconosciuta «la sensibilità istituzionale e politica, di averle presentate»...CONTINUA

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