domenica, febbraio 19, 2006

SCONTI DI PENA PER STUPRATORI DI MINORENNI ESPERTE

VOGLIAMO SPERARE CHE LA SUPREMA CORTE CORREGGA AL PIÙ PRESTO QUESTA ASSURDA SENTENZA CHE VIOLA I PRINCIPI DI UGUAGLIANZA DI TUTTE LE PERSONE ED IN PARTICOLARE I PIÙ DEBOLI E INDIFESI. LA NORMA È ANCHE TECNICAMENTE SBAGLIATA OLTRE CHE INDEGNA DI UN PAESE CIVILE. PERMETTE ALLO STUPRATORE DI OTTENERE “SCONTI” DI PENA SE LA “VITTIMA” MINORENNE HA GIÀ AVUTO “RAPPORTI SESSUALI”, VALE A DIRE SUBITO GIÀ ALTRI STUPRI (SENZA DENUNCIA), MAGARI DAL MEDESIMO VIOLENTATORE. IL MASSIMO DELL’INGIUSTIZIA. GLI STUPRATORI ORA RISCHIANO DI MENO.
Raffaele


RAINEWS24
Giustizia. Cassazione: la sentenza sullo stupro e' da seppellire. Ippolito: la Corte puo' sbagliare
Roma, 18 febbraio 2006

"Questa sentenza, come avvenne per quella dello stupro e i jeans, sarà 'seppellita con ignominia dalla stessa Corte di Cassazione: ossia non troverà mai spazio nel 'Massimario' e, anzi, verrà citata come esempio negativo di come una sentenza non dovrebbe mai essere scritta nè motivata". Questa l'assicurazione che viene direttamente dai 'piani alti' della Suprema Corte che non condividono assolutamente il verdetto - emesso dalla Terza sezione penale della Cassazione -  favorevole a considerare come caso di "minor gravità" quello della violenza sessuale ai danni di una minorenne che ha gia avuto rapporti.
La Costituzione garantisce la pari dignità di tutti i cittadini e questo significa valorizzazione delle persone più deboli, come una quattordicenne che vive una situazione difficile"…CONTINUA


ADNKRONOS
Cassazione, già 'esperta' a 13 anni meno grave l'abuso
La Suprema Corte ha accolto la richiesta di attenuanti di un 40enne di Cagliari accusato di aver avuto un rapporto 'dietro consenso' con la figlia della convivente

Roma, 17 feb. (Adnkronos) - A 13 anni ha già avuto ''numerosi rapporti sessuali'', pertanto l'abuso avvenuto ''dietro il suo consenso'' è meno grave. Dal momento che la personalità ''dal punto di vista sessuale'' è già ''sviluppata''. E' la considerazione con la quale la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta di attenuanti come fatto di minore gravità di un 40enne di Cagliari, Marco T., allevatore, condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne della convivente, Valentina, di 13 anni, con la quale aveva avuto un rapporto orale. Per la suprema Corte, nonostante la condotta dell'uomo sia ''riprovevole'', il rapporto, scelto dalla ragazzina che aveva rifiutato un rapporto completo con il patrigno in forma cautelativa a causa dei precedenti da tossicodipendente dell'uomo, è meno grave in quanto ''la ragazza già a partire dall'età di 13 anni aveva avuto numerosi rapporti sessuali con uomini di ogni età'', così che ''è lecito ritenere che già al momento dell'incontro con l'imputato la sua personalità dal punto di vista sessuale fosse molto più sviluppata di quanto ci si può normalmente aspettare da una ragazza della sua età''...CONTINUA

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