venerdì, febbraio 03, 2006

NASSIRIYA – ITALIANI CRIMINI DI GUERRA

LE RIVELAZIONI DEL CAPORALMAGGIORE CHE AMMETTE DI AVER SPARATO SU UN’AMBULANZA DIETRO ORDINI SUPERIORI NELLA BATTAGLIA DEI PONTI NELL’AGOSTO 2004 A  NASSIRIYA E DOPO IL VIDEO DI RAINEWS24 SUL MEDESIMO SCENARIO TOLGONO UNA VOLTA PER TUTTE IL SIPARIO SULLA ORRENDA REALTÀ IN IRAQ E SULLA REALE FUNZIONE DELLE NOSTRE TRUPPE IN QUEL PAESE TENUTA FINORA NASCOSTA. CERTO NON PUÒ ESSERE UNA MISSIONE DI PACE SE SI SPARA PERFINO SULL’AMBULANZA E BADATE BENE NON PER ERRORE MA SU ORDINI SUPERIORI. IL GOVERNO ITALIANO DOVRÀ PRIMA O POI ASSUMERSI QUESTA RESPONSABILITÀ, COSÌ COME QUELLO AMERICANO CON LE TORTURE E L’NVASIONE. LA PACE E LIBERTÀ NON C’ENTRANO NULLA. È OVVIO!
Raffaele


DA NOTIZIE VIRGILIO
IRAQ/ BULGARELLI: A NASSIRIYA CRIMINI DI GUERRA ITALIANI
"Dopo rivelazioni Allocca Governo dica la verità"
03-02-2006 15:50

Roma, 3 feb. (Apcom) - "Le rivelazioni del caporalmaggiore Allocca confermano che a Nassiriya le nostre truppe si resero protagoniste di crimini di guerra".Lo afferma in una nota il verde Mauro Bulgarelli a proposito dell'articolo apparso sul Corriere della Sera (in basso), in cui si afferma che il caporalmaggiore Raffaele Allocca avrebbe ammesso il 25 gennaio scorso, davanti ai giudici della Procura militare, di aver obbedito all'ordine di sparare su un'ambulanza e che i soldati italiani avrebbero ucciso alcuni civili inermi durante la cosiddetta battaglia dei ponti.

"Le dichiarazioni del soldato sono gravissime - prosegue Bulgarelli - e impongono che il Governo riferisca al più presto al parlamento. Non è più tollerabile che la missione italiana in Iraq continui a essere camuffata da 'operazione di pace'. Già il video di Rainews 24 aveva mostrato i nostri soldati a Nassiriya intenti ad 'annichilire i nemici', ora questa nuova testimonianza documenta che furono compiuti veri e propri crimini. Il governo si decida dunque a dire la verità chiarendo ruoli e responsabilità di questa pagina vergognosa".
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DAL CORRIERE DELLA SERA
A Nassiriya sparammo su civili e ambulanza
03 febbraio 2006
di Fiorenza Sarzanini

La battaglia dei ponti nell'agosto 2004. La versione dei militari: abbiamo fermato un'autobomba. Almeno 5 le vittime

Soldato sotto inchiesta: eseguii un ordine. L'esercito lo premiò per l'operazione  

ROMA — «Sparai contro il mezzo perché così mi fu ordinato dal maresciallo Stival. Se mi fossi accorto che si trattava di un'ambulanza mai e poi mai avrei sparato e avrei chiesto spiegazioni al superiore». È il 25 gennaio scorso. Davanti ai magistrati della procura militare il caporalmaggiore Raffaele Allocca ammette che a Nassiriya, durante la battaglia dei Ponti della notte tra il 5 e il 6 agosto del 2004, i soldati italiani fecero fuoco contro i civili. Conferma la versione sempre negata dalle Forze Armate e dall'allora ministro degli Esteri Franco Frattini che in Parlamento dichiarò: «Non è vero che si trattava di un mezzo di soccorso, era un'autobomba».

L'ENCOMIO — Il sottufficiale, in Iraq con il reggimento Lagunari «Serenissima» di Venezia, è accusato dalla procura di «uso aggravato delle armi contro ambulanze e contro il personale addetto». Ma l'Esercito lo ha di fatto già assolto e premiato…CONTINUA
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