IL PROSSIMO 25 GIUGNO SI VOTERÀ AL REFERENDUM PER LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE VARATA A MAGGIORANZA DAL GOVERNO BERLUSCONI E IMPOSTA DALLA LEGA COME È DOVEROSO RICORDARE. INFATTI IL PARTITO DELLA LEGA CIRCOSCRITTO SOLO ALLA "PADANIA" RAPPRESENTA UN GRUPPO CHE PUR ESSENDO "ITALIANO" SI CONSIDERA "STRANIERO" E DISPREZZA SIA LA BANDIERA NAZIONALE (LA VORREBBERO NEL CESSO…) CHE I CONNAZIONALI MEDESIMI IN PARTICOLARE QUELLI DEL SUD. COSTORO ASSURDAMENTE HANNO PRETESO E PROPOSTO UNA RIFORMA COSTITUZIONALE MODIFICANDO BEN 50 ARTICOLI, (DIECI VOLTE LA MODIFICA NEL TITOLO V VOTATA DAL CENTROSINISTRA MA APPROVATA DA TUTTI NELLA BICAMERALE), CHE "SCONVOLGE" LA STRUTTURA DEI POTERI DELLO STATO E L'EGUAGLIANZA DI TUTTI I CITTADINI FRA LE REGIONI.
UNA LEGGE FONDAMENTALE NAZIONALE COSÌ FATTA PRESENTA “DIFETTI” DA TUTTE LE PARTI COME LO RICONOSCE PERFINO IL CAPO DELLA LEGA BOSSI QUANDO PARLA DI MIGLIORARLA NELL’ARTICOLO AL FONDO.
CERTO DALLA LEVATURA ANTINAZIONALE DELLA "LEGA DELLA PADANIA" NON POTEVA CHE VENIRE UN "PASTICCIO" CONTROPRODUCENTE, È COME SE LA "VOLPE" AVESSE DETTATO LE REGOLE CHE LE GALLINE DEVONO RISPETTARE. EPPURE IL GOVERNO BERLUSCONI L'HA FATTO E PORTATO AVANTI.
ORA ANCHE TREMONTI RICONOSCE L'ERRORE E CORRE AI RIPARI PROPONENDO ASSURDAMENTE UNA MODIFICA PRIMA DEL REFERENDUM.
È CHIARO CHE LA PROPOSTA COSÌ FORMULATA È PURA "TATTICA FURBESCA” PERCHÈ QUALSIASI MODIFICA CONDIVISA NON PUÒ PRESCINDERE DAL REFERENDUM ED UNA EVENTUALE VITTORIA DEI "SI" RENDEREBBE LA NUOVA COSTITUZIONE "IMMODIFICABILE" VANIFICANDO QUALSIASI "ACCORDO".
SE INVECE SI AFFRONTA IL TEMA DOPO, SGOMBRANDO IL CAMPO DAL REFERENDUM A CUI AVRANNO VINTO I "NO" BOCCIANDO LA RIFORMA DELLA LEGA, ALLORA POSSIAMO COMINCIARE E FINIRE BENE NEL REALIZZARE UN TESTO VALIDO PER TUTTI E PER LA DEMOCRAZIA DI QUESTO PAESE.
Raffaele B.
CORRIERE
Il segretario dei Ds risponde al'ex ministro Giulio Tremonti
Fassino: «Prima il referendum, poi dialogo» «Il confronto sulla riforma costituzionale può partire solo dopo il voto dei cittadini.
04 giugno 2006
Segretario Fassino, l'ex ministro Tremonti propone un patto tra i Poli per migliorare la riforma costituzionale prima del referendum. Lei che cosa risponde?
«Apprezzo il tono di Tremonti, e anche l'intenzione. Ma mi pare che la soluzione indicata sia contraddittoria. Trovo significativo che Tremonti riconosca che la revisione costituzionale proposta agli elettori dalla destra sia da modificare: questo indica che pure loro sono consapevoli che la riforma elaborata da Calderoli e altri è un brutto pasticcio, che non garantisce né il federalismo vero né più efficienza a chi governa. Per questo non si può chiedere ai cittadini: approvatela così com'è, poi noi la cambiamo»... CONTINUA
CORRIERE
Tremonti: favorevoli a una mozione parlamentare aperta sui punti da ritoccare Presentiamola prima del sì al referendum. Poi via libera anche a una Convenzione
03 giugno 2006
ROMA - Angelo Panebianco ha indicato la strada: votare sì al referendum per non interrompere il cammino delle riforme. I leader della Cdl, e con loro Umberto Bossi, hanno accolto il suggerimento, e hanno abbandonato l’idea di trasformare il 25 giugno nel giorno della possibile spallata al governo. Ora è Giulio Tremonti, che in questo percorso ha avuto un ruolo cruciale, a compiere un passo decisivo. Partendo dalla convinzione che «sul fronte del referendum si confrontano due schieramenti, ma paradossalmente ciò che unisce è più di ciò che divide», il vicepresidente di Forza Italia propone una prospettiva diversa alla contrapposizione tra sì e no su un referendum che potrebbe ulteriormente dividere le forze politiche e bloccare il cammino delle riforme: una «mozione parlamentare aperta» a tutti i partiti in cui, prima del voto, si indicano «i punti da cambiare» della riforma istituzionale e si scelgono gli strumenti per farlo. In alternativa, un giorno di «libero e pubblico dibattito tra persone di buona volontà». L’obiettivo «ideale»? Svelenire il clima, «pacificare» il Paese e aprire una nuova stagione di dialogo. Non «sull’attività di governo: faremo opposizione dura e pura», ma sulla Costituzione...CONTINUA
ADNKRONOS
REFERENDUM: BOSSI, VOTARE SI' PER POI MIGLIORARE RIFORMA
4 Giugno 2006 ore 15:06
Roma, 1 giu (Adnkronos) - Si' al referendum costituzionale in programma il prossimo 25 giugno, per poi migliorare e completare la riforma approvata nella scorsa legislatura. Lo dice Umberto Bossi, in un'intervista a 'La Padania' che verra' pubblicata domani.
UNA LEGGE FONDAMENTALE NAZIONALE COSÌ FATTA PRESENTA “DIFETTI” DA TUTTE LE PARTI COME LO RICONOSCE PERFINO IL CAPO DELLA LEGA BOSSI QUANDO PARLA DI MIGLIORARLA NELL’ARTICOLO AL FONDO.
CERTO DALLA LEVATURA ANTINAZIONALE DELLA "LEGA DELLA PADANIA" NON POTEVA CHE VENIRE UN "PASTICCIO" CONTROPRODUCENTE, È COME SE LA "VOLPE" AVESSE DETTATO LE REGOLE CHE LE GALLINE DEVONO RISPETTARE. EPPURE IL GOVERNO BERLUSCONI L'HA FATTO E PORTATO AVANTI.
ORA ANCHE TREMONTI RICONOSCE L'ERRORE E CORRE AI RIPARI PROPONENDO ASSURDAMENTE UNA MODIFICA PRIMA DEL REFERENDUM.
È CHIARO CHE LA PROPOSTA COSÌ FORMULATA È PURA "TATTICA FURBESCA” PERCHÈ QUALSIASI MODIFICA CONDIVISA NON PUÒ PRESCINDERE DAL REFERENDUM ED UNA EVENTUALE VITTORIA DEI "SI" RENDEREBBE LA NUOVA COSTITUZIONE "IMMODIFICABILE" VANIFICANDO QUALSIASI "ACCORDO".
SE INVECE SI AFFRONTA IL TEMA DOPO, SGOMBRANDO IL CAMPO DAL REFERENDUM A CUI AVRANNO VINTO I "NO" BOCCIANDO LA RIFORMA DELLA LEGA, ALLORA POSSIAMO COMINCIARE E FINIRE BENE NEL REALIZZARE UN TESTO VALIDO PER TUTTI E PER LA DEMOCRAZIA DI QUESTO PAESE.
Raffaele B.
CORRIERE
Il segretario dei Ds risponde al'ex ministro Giulio Tremonti
Fassino: «Prima il referendum, poi dialogo» «Il confronto sulla riforma costituzionale può partire solo dopo il voto dei cittadini.
04 giugno 2006
Segretario Fassino, l'ex ministro Tremonti propone un patto tra i Poli per migliorare la riforma costituzionale prima del referendum. Lei che cosa risponde?
«Apprezzo il tono di Tremonti, e anche l'intenzione. Ma mi pare che la soluzione indicata sia contraddittoria. Trovo significativo che Tremonti riconosca che la revisione costituzionale proposta agli elettori dalla destra sia da modificare: questo indica che pure loro sono consapevoli che la riforma elaborata da Calderoli e altri è un brutto pasticcio, che non garantisce né il federalismo vero né più efficienza a chi governa. Per questo non si può chiedere ai cittadini: approvatela così com'è, poi noi la cambiamo»... CONTINUA
CORRIERE
Tremonti: favorevoli a una mozione parlamentare aperta sui punti da ritoccare Presentiamola prima del sì al referendum. Poi via libera anche a una Convenzione
03 giugno 2006
ROMA - Angelo Panebianco ha indicato la strada: votare sì al referendum per non interrompere il cammino delle riforme. I leader della Cdl, e con loro Umberto Bossi, hanno accolto il suggerimento, e hanno abbandonato l’idea di trasformare il 25 giugno nel giorno della possibile spallata al governo. Ora è Giulio Tremonti, che in questo percorso ha avuto un ruolo cruciale, a compiere un passo decisivo. Partendo dalla convinzione che «sul fronte del referendum si confrontano due schieramenti, ma paradossalmente ciò che unisce è più di ciò che divide», il vicepresidente di Forza Italia propone una prospettiva diversa alla contrapposizione tra sì e no su un referendum che potrebbe ulteriormente dividere le forze politiche e bloccare il cammino delle riforme: una «mozione parlamentare aperta» a tutti i partiti in cui, prima del voto, si indicano «i punti da cambiare» della riforma istituzionale e si scelgono gli strumenti per farlo. In alternativa, un giorno di «libero e pubblico dibattito tra persone di buona volontà». L’obiettivo «ideale»? Svelenire il clima, «pacificare» il Paese e aprire una nuova stagione di dialogo. Non «sull’attività di governo: faremo opposizione dura e pura», ma sulla Costituzione...CONTINUA
ADNKRONOS
REFERENDUM: BOSSI, VOTARE SI' PER POI MIGLIORARE RIFORMA
4 Giugno 2006 ore 15:06
Roma, 1 giu (Adnkronos) - Si' al referendum costituzionale in programma il prossimo 25 giugno, per poi migliorare e completare la riforma approvata nella scorsa legislatura. Lo dice Umberto Bossi, in un'intervista a 'La Padania' che verra' pubblicata domani.
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