IL PROSSIMO 25 GIUGNO SI TORNA ALLE URNE PER IL REFERENDUM CONFERMATIVO SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE FATTA A MAGGIORANZA DAL GOVERNO BERLUSCONI IN CUI LA LEGA DI BOSSI VI HA IMPRESSO IL SUO MARCHIO “ANTI-NAZIONALE”.
COME FANNO BERLUSCONI E I SUOI ALLEATI A CHIEDERE AI CITTADINI DI VOTARE "SI" AL REFERENDUM PER CONFERMARE LA RIFORMA E POI DIRE DI ESSERE DISPOSTI A SEDERSI AD UN TAVOLO PER "CAMBIARLA"? SE LA SI VUOLE CAMBIARE, PERCHE “APPROVARLA” COSÌ?
È UN “CONTROSENSO” CHE FA A PUGNI CON LA INTELLIGENZA DEGLI ELETTORI.
UNA VOLTA "APPROVATO" DAL REFERENDUM, DIVENTA POI DIFFICILE "VOLERLA" CAMBIARE SIA PER RAGIONI DI OPPORTUNITÀ POLITICA DA PARTE DELLA EX-MAGGIORANZA CHE PER RAGIONI SQUISITAMENTE GIURIDICHE: NON SI MODIFICA UNA LEGGE APPROVATA DA UN REFERENDUM.
SE SIAMO TUTTI VERAMENTE "INTENZIONATI" A MODIFICARE LA RIFORMA PER MIGLIORARLA, LA LOGICA E LA CORRETTEZZA RECLAMANO UN VOTO "NO" AL REFERENDUM PER “DISAPPROVARLA” PROPRIO PER POTER RIFARE LA "NUOVA RIFORMA" QUESTA VOLTA "INSIEME".
INFATTI AL CONTRARIO DEL "SI", LA VITTORIA DEL "NO" NON PONE NESSUN TIPO DI “IMPEDIMENTO” ALLE “MODIFICHE” CHE ANCHE IL CENTROSINISTRA VUOLE PER MODERNIZZARE LO STATO.
AFFERMARE IL CONTRARIO "RIVELA" UNA “FURBESCA AZIONE TATTICA” AL SOLO SCOPO DI “CARPIRE” QUEI VOTI IN PIÙ PER “VINCERE”.
PER FORTUNA GLI ITALIANI NON SONO STUPIDI E AL REFERENDUN VOTERANNO “NO” A GRANDE MAGGIORANZA CONTRO LA RIFORMA DELLA LEGA.
Raffaele B.
ADNKRONOS
REFERENDUM: BERLUSCONI, SE VINCE SI' PRONTI A DIALOGO SU RIFORME
Roma, 10 giu. (Adnkronos) - Solo in caso di vittoria del si' al referendum sara' possibile aprire un tavolo di confronto con la maggioranza. Parola di Silvio Berlusconi, che in una intervista a 'Telecamere' apre all'Unione sul fronte delle riforme.
Il Cavaliere premette che ''una modifica della Costituzione e' indispensabile perche' la sinistra negli ultimi giorni della passata Legislatura ha modificato il Titolo V della seconda parte della Costituzione creando un caos incredibile nelle competenze tra lo Stato e le Regioni''.
Pero', precisa il presidente di Fi, ''ci dichiariamo dispostissimi dopo l'approvazione di questa modifica costituzionale a sederci intorno ad un tavolo e discutere di eventuali correzioni perche' tutte le disposizioni previste dalla riforma costituzionale andranno in vigore tra cinque anni quindi avremo ancora cinque anni di tempo per poterle migliorare''.
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