COSÌ SI FA CATTIVA INFORMAZIONE PERCHÉ SI TENDE A FAR CREDERE CHE LA VITTIMA SIA IN QUALCHE MODO CORRESPONSABILE!
SPERIAMO CHE L’INFORMAZIONE PARZIALE VENGA COMPLETATA NEI PROSSIMI GIORNI. SU REPUBBICA INVECE TROVIAMO UN ARTICOLO SULL’ARGOMENTO GIÀ COMPLETO E RICCO DI DATI.
Raffaele
Delitto Fortugno, i contatti tra il medico boss coinvolto nel caso e un'utenza in uso al ministero dell'Interno.
'Ndrangheta, telefonate al Vicinale spuntano chiamate a numeri segreti
Si scava nei tabulati sul traffico telefonico tra il 1997 e il 2003
dai nostri inviati ATTILIO BOLZONI e CARLO BONINI
REGGIO CALABRIA - Nell'inchiesta sull'omicidio di Francesco Fortugno ci sono cinque proiettili calibro 9 x 21 marca Luger e una consulenza tecnica che ha rovesciato tanta polvere sul morto. Ci sono tanti, troppi contatti, diretti e indiretti, che in questa storia portano al Viminale. È il giallo delle telefonate, quelle che apparentemente sono al centro della scena investigativa, quelle che erano state intercettate tra il vice presidente del parlamento calabrese ucciso domenica al seggio e il medico Giuseppe Pansera, al tempo solo il genero incensurato del boss Giuseppe Morabito detto "Tiradritto" e poi schedato come boss.
Siamo andati a vederla quella perizia, abbiamo sfogliato centinaia di pagine di tabulati, abbiamo trovato un groviglio di numeri che raccontano alcuni fatti.
- Il primo fatto: in tre anni, dal 1997 al 2000, Francesco Fortugno e Giuseppe Pansera si sono parlati al telefono solo 12 volte e sempre per una manciata di secondi.
- Il secondo fatto: su 464 utenze portate all'attenzione della magistratura dal consulente tecnico, quelle 12 tracce telefoniche non sono state né trascritte né presentate al pubblico ministero di Milano perché "assolutamente ininfluenti per le indagini".
- Il terzo fatto: tra centinaia di cellulari sospetti il consulente ne ha individuato due intestati al "Ministero degli Interni Dipartimento di Pubblica Sicurezza" e poi ne ha scoperti almeno altri 18 senza codici, cellulari "blindati", senza numero e senza identificativo.
- Il quarto e ultimo fatto: Giuseppe Pansera, quando era già latitante per un traffico di stupefacenti, telefonava a un personaggio che a sua volta era in contatto con un'utenza del ministero degli Interni.
Bisogna precisare subito che il nome di Francesco Fortugno neanche compare in quel documento che si chiama "Elaborazione analitico-relazionale dei dati di traffico di utenze radiomobili e di telefonia di base", la perizia che il consulente Gioacchino Genchi ha consegnato al sostituto procuratore della repubblica di Milano Laura Barbaini, la titolare di un'inchiesta su mafia e coca nella Locride con agganci in Lombardia.
E analizzando - anche qui uno dopo l'altro - quelle 464 utenze intercettate nei contatti dalla perizia, si trovano tracce che gli investigatori avevano ritenuti "spunti interessanti". Soprattutto due: quei numeri di telefono intestati al Ministero degli Interni Dipartimento di Pubblica sicurezza. I numeri si trovano nel quarto foglio delle 464 utenze "attenzionate".
- Il primo è un 33559879.. che è stato monitorato dal 6 febbraio del 1999 al 3 gennaio del 2002.
- Il secondo è un 33559878.. monitorato dal 25 febbraio 1999 al 31 dicembre 2001.
In quei giorni Pansera era ricercato. Qualche mese prima era sfuggito alla cattura della polizia mentre viaggiava sulla costa jonica, scortato da cinque auto cariche di picciotti. Qualche mese dopo sarà catturato dai carabinieri. A chi appartenevano quei numeri che il consulente tecnico ha individuato come intestati al Viminale?
Ma c’è dell’altro…molto ancora…CONTINUA
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(23 ottobre 2005)
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