martedì, ottobre 18, 2005

IL PUTSCHISTA ELETTORALE

IL PUTSCHISTA ELETTORALE

ORMAI NE PARLANO IN TUTTO IL MONDO! IN FRANCIA, PERSINO IL GIORNALE DI DESTRA “LE MONDE” SMASCHERA BERLUSCONI E LA SUA MAGGIORANZA DI TENTATIVO PERALTRO FIN TROPPO SCOPERTO DI VOTER ROVESCIARE GLI ESITI DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE OPPURE DI MUTILARE LA VITTORIA ANNUNCIATA DI PRODI, NON SOLO DA I SONDAGGI, MA DA TUTTE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REGIONALI FIN QUI FATTE CHE HANNO VISTO IL GOVERNO PERDERE SEMPRE!
Raffaele

da ARTICOLO21 13/10/2005
Silvio Berlusconi, "putschista elettorale"
di Daniel Vernet

Le Monde
Ecco come il quotidiano "Le Monde", nell'edizione di mercoledì 12 ottobre, ha spiegato ai suoi lettori la riforma della legge elettorale attualmente all'esame della camera dei deputati. (Traduzione di Mario Zanotti)"

Quando il popolo non ha più fiducia nel governo, è ora di cambiarlo, il popolo", diceva Bertolt Brecht. Silvio Berlusconi, mangiacomunisti inveterato – per quanto non ne siano rimasti più molti in Italia – ha trovato letteralmente ispirazione nell’ironico consiglio del drammaturgo tedesco.

Poiché il governo non può far affidamento sui cittadini per riottenerne il consenso, converrà cambiare la legge elettorale in modo da trasformare una sconfitta in una vittoria. È questa l’intenzione del presidente del Consiglio italiano a sei mesi, più o meno, dalle prossime elezioni politiche. In effetti, le prospettive per il "Cavaliere" non sono rosee. Dopo essere tornato al potere nel 2001, Silvio Berlusconi ha perso praticamente tutte le elezioni, le europee, le regionali, le comunali.

Per quanto i sondaggi d’opinione non pregiudichino l’esito di una votazione ufficiale – se ne è avuta conferma dalla Germania – le analisi danno la Casa delle libertà, la coalizione di Centro-destra, 12 o 14 punti dietro l’Unione, l’alleanza tra centristi, democratici di sinistra e i piccoli partiti comunisti.

La deplorevole situazione economica, i deficit persistenti – per il quarto anno consecutivo il disavanzo di bilancio supererà il tetto del 3% del PIL –, la moltiplicazione degli scandali (l’ultimo riguarda Antonio Fazio, il governatore della banca centrale italiana, un tempo oasi di serietà e correttezza in un paese in preda all’instabilità e alla corruzione) non fanno presagire bene per Silvio Berlusconi e il suo partito, Forza Italia, e neppure per i suoi alleati, Alleanza Nazionale, Lega Nord e l’ala destra dei superstiti della Democrazia cristiana.... CONTINUA
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ARTICOLO21

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