LA FRITTATA E' FATTA ORMAI DICONO, MA NON E' DETTO CHE FINISCE QUI. LA BATTAGLIA CONTINUA BEN SAPENDO CHE NON SARA' POSSIBILE SOSTENERE QUESTI ALTI COSTI SIA ECONOMICI/FINANZIARI CHE AMBIENTALI DI GRAN LUNGA MAGGIORI.
L'OPERA NON PORTERA' NESSUN REALE VANTAGGIO AL CONTRARIO DIVENTERA' UN CANTIERE PERMANENTE CON I COSTI SEMPRE IN CRESCENDO.
NELLO STESSO TEMPO SI DENUNCIA NELL'ARTICOLO, TROPPI PERSONAGGI IN "CONFLITTO D'INTERESSE" SONO COINVOLTI IN QUESTO COLOSSALE AFFARE!
Raffaele
DA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Ponte di Messina - Il Wwf stronca il progetto: «è ad alto rischio economico ed ambientale»
12/10/2005
ROMA - «Danni economici e non solo, ormai certi per la vittoria di Impregilo, una vittoria che era ampiamente annunciata.
La frittata è fatta ma i giochi non sono ancora chiusi: il Wwf chiederà al prossimo Governo, chiunque esso sia, di ripensare alla scelta del Ponte sullo Stretto e chiede oggi all’Unione Europea di esprimersi sulle procedure sin qui seguite» ha dichiarato Gaetano Benedetto, segretario aggiunto del Wwf Italia.
L’apertura dei cantieri è prevista entro il 2006, ma i lavori di progettazione definitiva ed esecutiva fanno parte dell’appalto vinto da Impregilo. Questo significa che si potranno evitare i danni ambientali ma non la grave ipoteca posta sui conti pubblici».
Il Wwf ritiene però che anche a costo di pagare le ingenti penali che oggi, assegnata l’opera, scattano automaticamente a favore di Impregilo, la realizzazione del Ponte sullo Stretto va comunque fermata.
«Il Ponte è infatti - si legge in una nota - un investimento in perdita e, quindi, il pagamento di penali anche ingenti, sarebbe comunque più conveniente che non dover far fronte alle perdite che la gestione del ponte provocherà a danno di tutti i contribuenti. Per non dire poi dell’aumento dei costi in corso d’opera che è pressoché certo. Il pagamento delle penali, quanto meno, impedirà uno scempio ambientale che senza alcun dubbio andrà ad alterare il contesto paesaggistico e naturale dello Stretto di Messina.
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L'OPERA NON PORTERA' NESSUN REALE VANTAGGIO AL CONTRARIO DIVENTERA' UN CANTIERE PERMANENTE CON I COSTI SEMPRE IN CRESCENDO.
NELLO STESSO TEMPO SI DENUNCIA NELL'ARTICOLO, TROPPI PERSONAGGI IN "CONFLITTO D'INTERESSE" SONO COINVOLTI IN QUESTO COLOSSALE AFFARE!
Raffaele
DA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Ponte di Messina - Il Wwf stronca il progetto: «è ad alto rischio economico ed ambientale»
12/10/2005
ROMA - «Danni economici e non solo, ormai certi per la vittoria di Impregilo, una vittoria che era ampiamente annunciata.
La frittata è fatta ma i giochi non sono ancora chiusi: il Wwf chiederà al prossimo Governo, chiunque esso sia, di ripensare alla scelta del Ponte sullo Stretto e chiede oggi all’Unione Europea di esprimersi sulle procedure sin qui seguite» ha dichiarato Gaetano Benedetto, segretario aggiunto del Wwf Italia.
L’apertura dei cantieri è prevista entro il 2006, ma i lavori di progettazione definitiva ed esecutiva fanno parte dell’appalto vinto da Impregilo. Questo significa che si potranno evitare i danni ambientali ma non la grave ipoteca posta sui conti pubblici».
Il Wwf ritiene però che anche a costo di pagare le ingenti penali che oggi, assegnata l’opera, scattano automaticamente a favore di Impregilo, la realizzazione del Ponte sullo Stretto va comunque fermata.
«Il Ponte è infatti - si legge in una nota - un investimento in perdita e, quindi, il pagamento di penali anche ingenti, sarebbe comunque più conveniente che non dover far fronte alle perdite che la gestione del ponte provocherà a danno di tutti i contribuenti. Per non dire poi dell’aumento dei costi in corso d’opera che è pressoché certo. Il pagamento delle penali, quanto meno, impedirà uno scempio ambientale che senza alcun dubbio andrà ad alterare il contesto paesaggistico e naturale dello Stretto di Messina.
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