domenica, ottobre 30, 2005

BERLUSCONI, “CONTRO” GUERRA IN IRAQ

CLAMOROSO! A DISTANZA DI OLTRE 2 ANNI BERLUSCONI E FINI “RIVELANO” CHE ERANO CONTRARI ALLA GUERRA IN IRAQ! CURIOSO, NOI NON CE N’ERAVAMO ACCORTI E CREDO CHE FINORA NON SE N’ERA ACCORTO NESSUNO NEMMENO I LORO SOSTENITORI CHE PROBABILMENTE STANNO APPRENDENDO ADESSO LA GRANDE NOTIZIA.
MA TRALASCIAMO LE INVETTIVE E GLI SCHERNI CONTRO CHI IN ITALIA SI È OPPOSTO VERAMENTE ALLA GUERRA INNALZANDO LE BANDIERE DELLA PACE CHE ESSI INVECE HANNO VOLUTO ABBASSARE, SE BERLUSCONI AND COMPANY FOSSERO STATI “COERENTI” ED AVESSERO DETTO VERAMENTE “NO” A BUSH A TEMPO DEBITO 26 VITE DEI NOSTRI CARABINIERI DI NASSIRIYA, DI CALIPARI ED DI TANTI ALTRI POTEVANO ESSERE RISPARMIATE!
LA SCUSA CHE SI È INTERVENUTI IN IRAQ DOPO L’INVASIONE E CON UNA RISOLUZIONE ONU NON REGGE PERCHÉ QUEST’ULTIMA È ARRIVATA DOPO CHE LE FORZA ITALIANA COSIDDETTA DI “PACE” SI ERA INSEDIATA IN IRAQ E CHE LA RISOLUZIONE REGISTRAVA IL FATTO COMPIUTO SU FORZATURA AMERICANA.
Raffaele

<<La guerra in Iraq non la volevo>>
Clamorosa rivelazione del presidente del Consiglio
29 ottobre 2005

ROMA - L'alleato di ferro di George W. Bush riteneva che la guerra «preventiva» si poteva e si doveva evitare. A quasi due anni dai primi bombardamenti su Bagdad si scopre ora che Silvio Berlusconi ci ha provato in ogni modo a convincere il presidente americano che non sarebbe stato giusto scatenare l'offensiva militare in Iraq. A dirlo è proprio il premier in una intervista esclusiva a La7: «Io non sono mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa». Parole di cui si ha notizia nelle ore in cui si allungano ombre sul governo italiano per il caso del Cia-Gate e il giorno prima della visita ufficiale a Washington del presidente del Consiglio.
Nell'intervista che sarà trasmessa integralmente lunedì prossimo Berlusconi entra nei dettagli di quella è una clamorosa e inattesa rivelazione. «Ho tentato di trovare altre vie e altre soluzioni anche attraverso un'attività congiunta con il leader africano Gheddafi. Non ci siamo riusciti e c'è stata l'operazione militare». «Io ritenevo - prosegue Berlusconi - che si sarebbe dovuta evitare un'azione militare»… CONTINUA

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