PRENDO A PRESTITO QUESTI ARTICOLI, UNO DALL'AGENZIA REUTERS SU NUOVE PRESUNTE ACCUSE A CARICO DEI SOLITI PERSONAGGI DI MEDIASET A SEGUITO DI NUOVE ROGATORIE ARRIVATE DAGLI USA E DALLA SVIZZERA; E L'ALTRO DA RAYNEWS24 APPRENDIAMO CHE S'INDAGA ANCHE IN SVIZZERA DOVE IL CAVALIERE NON POTRA' ESERCITARE IL POTERE CHE HA IN ITALIA. VEDREMO SE ANCHE LI' VI SONO LE "TOGHE ROSSE".
ABBIAMO COSI UNA SPERANZA IN PIU' CHE QUESTA VOLTA SI RIESCA AD ARRIVARE ALL'ACCERTAMENTO DELLA VERITA' IN TEMPI DECENTI E CHE NON SI ARRIVI INUTILMENTE ALLE SOLITE E VERGOGNOSE PRESCRIZIONI. I REATI SONO CONSIDEREVOLI: APPROPRIAZIONE INDEBITA, FRODE FISCALE, FALSO IN BILANCIO, RICETTAZIONE E RICICLAGGIO. PER IL CAPO DI UN GOVERNO E' CLAMOROSO!
Raffaele
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Diritti tv Mediaset, nuove indagini. Perquisita ieri Rti
sabato ottobre 15, 2005 1.39
sabato ottobre 15, 2005 1.39
MILANO (Reuters) - Il nucleo regionale della Guardia di Finanza di Milano ha effettuato ieri una perquisizione negli uffici di Rti, società controllata dal gruppo televisivo Mediaset, per un nuovo filone di indagine nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita dei diritti tv, in cui fra i 14 imputati dell'udienza preliminare del 28 ottobre figura anche il proprietario del gruppo e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Lo hanno confermato fonti giudiziarie dopo cha la notizia è stata pubblicata oggi dalla stampa. Non è stato possibile ottenere un commento sulla perquisizione da Mediaset, che ha sempre respinto le ipotesi di accusa sostenendo di aver agito correttamente.
Le fonti hanno riferito che la nuova inchiesta vede indagato per appropriazione indebita "in concorso con persone da identificare all'interno del gruppo Mediaset" il produttore cinematografico e intermediario dei diritti delle major hollywoodiane, Farouk Agrama, di origine egiziana, già fra gli imputati della prossima udienza preliminare e indicato dalla procura come "socio occulto" di Berlusconi.
La perquisizione, protrattasi fino in serata, è stata disposta dai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale presso Rti, perché la società ha incorporato Mediatrade, la controllata del gruppo che dall'inizio del 1999 aveva sostituito Mediaset nell'acquisto dei diritti tv.
La nuova inchiesta, hanno detto le fonti, è conseguenza delle risultanze delle nuove rogatorie arrivate dagli Stati Uniti e dalla Svizzera, con l'individuazione altri sette conti bancari elvetici, e colloca l'ultima ipotesi di reato nel 2002, mentre nell'udienza preliminare, l'ultimo reato contestato si fermava al 1999.
Fra gli imputati dell'udienza preliminare del 28 ottobre, oltre al premier e ad Agrama, ci sono fra gli altri il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e l'avvocato britannico David Mills, mentre i capi di imputazione, vanno, a vario titolo, dall'appropriazione indebita, alla frode fiscale, al falso in bilancio, alla ricettazione e riciclaggio.
Fra le persone offese, sono state citate all'udienza preliminare Mediaset, Fininvest, il Ministero dell'Economia e i soci di Mediaset.
I fatti oggetto finora dell'udienza riguardano la compravendita di diritti tv e cinematografici di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off shore nel 1994-1999.
La procura ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi alle due società off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Silvio Berlusconi.
Gli imputati e Mediaset hanno sempre respinto le accuse sostenendo di non avere mai avuto fondi neri e di aver agito rispettando sempre le regole di trasparenza a tutela degli investitori.
Dall'inchiesta principale, chiusa nella seconda metà di febbraio, sono state stralciate le posizioni dei due figli di Berlusconi, Pier Silvio e Marina, rispettivamente vice presidente Mediaset e presidente di Mondadori, per i quali proseguono le indagini.
Lo hanno confermato fonti giudiziarie dopo cha la notizia è stata pubblicata oggi dalla stampa. Non è stato possibile ottenere un commento sulla perquisizione da Mediaset, che ha sempre respinto le ipotesi di accusa sostenendo di aver agito correttamente.
Le fonti hanno riferito che la nuova inchiesta vede indagato per appropriazione indebita "in concorso con persone da identificare all'interno del gruppo Mediaset" il produttore cinematografico e intermediario dei diritti delle major hollywoodiane, Farouk Agrama, di origine egiziana, già fra gli imputati della prossima udienza preliminare e indicato dalla procura come "socio occulto" di Berlusconi.
La perquisizione, protrattasi fino in serata, è stata disposta dai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale presso Rti, perché la società ha incorporato Mediatrade, la controllata del gruppo che dall'inizio del 1999 aveva sostituito Mediaset nell'acquisto dei diritti tv.
La nuova inchiesta, hanno detto le fonti, è conseguenza delle risultanze delle nuove rogatorie arrivate dagli Stati Uniti e dalla Svizzera, con l'individuazione altri sette conti bancari elvetici, e colloca l'ultima ipotesi di reato nel 2002, mentre nell'udienza preliminare, l'ultimo reato contestato si fermava al 1999.
Fra gli imputati dell'udienza preliminare del 28 ottobre, oltre al premier e ad Agrama, ci sono fra gli altri il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e l'avvocato britannico David Mills, mentre i capi di imputazione, vanno, a vario titolo, dall'appropriazione indebita, alla frode fiscale, al falso in bilancio, alla ricettazione e riciclaggio.
Fra le persone offese, sono state citate all'udienza preliminare Mediaset, Fininvest, il Ministero dell'Economia e i soci di Mediaset.
I fatti oggetto finora dell'udienza riguardano la compravendita di diritti tv e cinematografici di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off shore nel 1994-1999.
La procura ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi alle due società off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Silvio Berlusconi.
Gli imputati e Mediaset hanno sempre respinto le accuse sostenendo di non avere mai avuto fondi neri e di aver agito rispettando sempre le regole di trasparenza a tutela degli investitori.
Dall'inchiesta principale, chiusa nella seconda metà di febbraio, sono state stralciate le posizioni dei due figli di Berlusconi, Pier Silvio e Marina, rispettivamente vice presidente Mediaset e presidente di Mondadori, per i quali proseguono le indagini.
Clicca Reuters
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Mediaset. Si indaga anche in Svizzera per riciclaggio
RaiNews24
Milano, 15 ottobre 2005 - Sui presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset indaga anche la magistratura svizzera dallo scorso 3 ottobre. E' quanto emerge da una lettera, datata 5 ottobre 2005, scritta dal procuratore federale Jacques Rayroud al pm milanese Fabio De Pasquale titolare, insieme al collega Alfredo Robledo, dell'inchiesta. Tra gli imputati di falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale c'è il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, che approderà all'udienza preliminare il prossimo 28 ottobre davanti al giudice Fabio Paparella.In vista di quell'appuntamento i pm hanno depositato a disposizione delle parti una seri di atti. Tra questi c'è la lettera del magistrato svizzero al collega italiano. Le autorità elvetiche nella comunicazione non specificano se vi siano già persone fisiche o società indagate formalmente. I magistrati svizzeri, collaborando con i colleghi italiani che cercano di individuare i titolari dei conti dove sarebbero affluiti soldi sospetti, aprono a loro volta l'indagine contestando il reato di riciclaggio.
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